La bellezza della sinfonia. Con il concetto dello psichiatra veronese Vittorino Andreoli secondo il quale il singolo - pur restando singolo - se si mette con altre persone crea un noi, un qualcosa di più, si è aperta stamattina la Giornata di formazione annuale delle scuole Fism di Verona.
La federazione locale delle scuole materne di ispirazione cristiana si è data appuntamento all’Istituto San Zeno, in Borgo Milano. Presenti circa 300 persone tra coordinatrici, presidenti dei comitati di gestione, educatori e parroci. Il tema era «La circolarità della comunicazione: confrontarsi e condividere nei diversi ruoli».
Quest'anno la giornata – che in genere coinvolge anche le insegnanti per oltre 1.300 persone – è stata organizzata in forma ridotta in previsione della grande adunata del maggio prossimo, che coinvolgerà bambini e famiglie, per i 50 anni della Fism, anniversario caduto durante la pandemia.
La mattinata era incentrata sul tema della comunicazione interna ed esterna, si è fatto chiarezza sui ruoli – quelli pedagogici delle coordinatrici e quelli gestionali dei volontari, ovvero i genitori che compongono i comitati di gestione delle scuole – e ancora di nodi cruciali come quelli delle convenzioni con i Comuni e dei sostegni economici.
Don Domenico Consolini, dell'ufficio diocesano Pastorale scolastica, ha aperto i lavori con un momento di preghiera partendo da un brano della Lettera sul silenzio del vescovo Pompili: «Bisognerà rimanere commensali abituali del nostro tempo, dividere il pane della medesima umanità, ascoltare domande vecchie e nuove, sentirsi partecipi di un cammino che ci riguarda, mettersi al servizio».
E proprio il vescovo Domenico Pompili ha portato un saluto a metà mattinata: «La parola rimane nella forma più efficace», ha detto collegandosi al tema trattato. «Verba volant significa che le parole hanno le ali e colpiscono il bersaglio, invece le cose scritte rimangono incollate al “dispositivo”. La parola, dunque, resta il mezzo, il linguaggio più efficace e pervasivo per stabilire e tenere in vita le relazioni. La qualità della parola è decisiva. Essere di parola, è ciò che chiedo a voi».
Con lui è intervenuto il vicario don Osvaldo Checchini che ha spronato i presenti a fare sempre meglio: «Tutto ciò che è umano ci interessa. Il volto della chiesa siete voi. È necessario aggiornarsi per fare un buon servizio per i bambini, per le famiglie, per la chiesa. Non è facile: abbiamo sezioni più grandi di quelle statali e meno finanziamenti. Ma il servizio va fatto bene».
Durante la mattinata sono intervenute la presidente di Fism Verona, Luciana Brentegani, Laura Campagnari pedagogista, dell'Equipe centrale di Fism Verona, e Francesca Balli psicologa e psicoterapeuta, vicepresidente Fism Verona e referente del coordinamento pedagogico.
Il mondo Fism veronese conta 173 scuole materne con 77 nidi integrati, 41 sezioni primavera per bimbi di 24-36 mesi, 1.318 insegnanti su 2.037 dipendenti e 1.473 volontari, ovvero genitori dei comitati di gestione. È un mondo che si occupa di 14.002 bambini (2.418 di 0-3 anni e 11.584 di 3-6 anni). E continua la tendenza degli ultimi anni che ha visto un aumento dei bambini nella fascia 0-3 anni con un’offerta maggiore di servizi da parte delle scuole Fism (da 34 sezioni primavera a 41). Sono numeri, illustrati dal direttore Lucio Garonzi, che sono una cartina di tornasole del servizio essenziale che svolgono le scuole Fism.
«Spesso – ha spiegato Luciana Brentegani – diamo per scontato il nostro ruolo, che scontato non è. La Fism arriva laddove lo Stato non riesce ad arrivare, suppliamo con un servizio fondamentale, in piena sussidiarietà, dunque, e grazie a moltissimi volontari. Lavoriamo in palazzine comunali o parrocchiali e i nostri servizi costano meno ma sono al contempo fondati su uno strutturato pensiero pedagogico: il costo medio di un bambino nelle nostre scuole è di 4.300 euro l'anno, il costo medio statale è indicato a 7.000 euro l'anno. Dal pubblico riceviamo 1.000 euro a bimbo, esclusi i Comuni che contribuiscono a seconda delle priorità. Ma oggi – ha concluso Brentegani – ragioniamo qui su come fare sempre meglio per i bambini, che sono il cuore della federazione, e le loro famiglie. Ragioniamo sulla bellezza della sinfonia: delle persone singole che, se si mettono insieme creano un noi, e noi siamo le scuole e la federazione. Le nostre sono scuole di comunità, non solo perché molte sono nate e cresciute a livello capillare nei paesi, ma soprattutto perché sono un elemento di coesione e un presidio sociale. Accompagniamo i bambini nella loro crescita, insieme alle loro famiglie».
«Le nostre scuole funzionano bene se c'è una buona sinergia tra parroco, presidente e coordinatrice di scuole – è intervenuta Laura Campagnari –. Alla base di questo ci sono una buona comunicazione tra le persone per creare buone relazioni e il rispetto dei ruoli. Da qui la necessità di buone regole per la circolarità di una comunicazione efficace» ha concluso citando autori come Maslow, Bion, Watzlawick e Gordon, «per capire anche come si svolge una comunicazione e dove si verificano incidenti comunicativi».
È la comunicazione fatta di canali verbali e non verbali e che passa per la sinergia tra i ruoli nei servizi per l'infanzia per la fascia 0-6 anni: il ruolo pedagogico e quello gestionale portato avanti da centinaia di volontari che rendono possibile la preziosa realtà delle scuole Fism.
«Se la missione delle scuole Fism è quella di creare una cultura dell'infanzia – ha detto Francesca Balli – testimone di questo è la coordinatrice. Le coordinatrici sono il fulcro delle scuole e testimoni storiche della loro evoluzione negli anni e quindi anche dell'approccio comunicativo nutrito del pensiero pedagogico, che è il punto di forza delle nostre scuole». Balli ha approfondito il profilo dei ruoli dei presidenti e dei comitati chiarendo chi ha il compito di fare cosa. La circolarità delle informazioni e la condivisione sono, infatti, necessarie per il buon funzionamento della scuola, garantito solo quando c'è un lavoro in equipe.
Durante la mattinata, infine, sono stati illustrati i progetti "fiore all'occhiello" di Fism Verona: P.I.P.P.I. con l'Ulss9, La Bottega dei talenti e La valigia dei burattini.
Leggi la nostra Privacy Policy