Una freccia origami colorata su uno sfondo bianco

Divieto dell'uso degli smartphone per l'attività educativa

Fism nazionale • 4 settembre 2024

La Circolare del Ministero dell'Istruzione e del Merito

Con la circolare ministeriale dell’11 luglio 2024, in occasione dell’avvio dell’Anno Scolastico 2024/2025, viene introdotto il divieto dell’uso degli smartphone per lo svolgimento delle attività educative e didattiche dalla scuola dell’infanzia e per tutto il primo ciclo di istruzione.

Facendo riferimento a diversi studi internazionali la nota mette in evidenza come “l’uso continuo, spesso senza limiti, dei telefoni cellulari fin dall’infanzia e nella preadolescenza incide negativamente sul naturale sviluppo cognitivo determinando, tra l’altro, perdita di concentrazione e di memoria, diminuzione della capacità dialettica, di spirito critico e di adattabilità”.

I rischi per la salute dei bambini e dei ragazzi che possono derivare dall’uso perdurante dei cellulari erano peraltro stati evidenziati anche dall’indagine conoscitiva realizzata nella scorsa legislatura dalla 7ª Commissione del Senato “Sull’impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento” (diffusa in allegato alla precedente circolare ministeriale del 19 dicembre 2022).

In particolare in tale relazione era stato messo in luce che “... il cervello agisce come un muscolo, si sviluppa in base all’uso che se ne fa e l’uso di dispositivi digitali (social e videogiochi), così come la scrittura su tastiera elettronica invece della scrittura a mano, non sollecita il cervello. Il muscolo, dunque, si atrofizza. Detto in termini tecnici, si riduce la neuroplasticità, ovvero lo sviluppo di aree cerebrali responsabili di singole funzioni. Analogo effetto si registra nei bambini cui è stata limitata la «fisicità». Nei primi anni di vita, infatti, la conoscenza di sé e del mondo passa attraverso tutti e cinque i sensi: sollecitare prevalentemente la vista, sottoutilizzando gli altri quattro sensi, impedisce lo sviluppo armonico e completo della conoscenza”.

Alla luce di tali considerazioni, peraltro condivise e più volte sottolineate da diversi autorevoli pedagogisti come Alberto Pellai (Pellai, A., & Tamborini, B. (2021). Vietato ai minori di 14 anni. De Agostini) e Daniela Lucangeli (Lucangeli, D., & Mattera, L. Bambini smartphonedipendenti, l’allarme e il ruolo della scuola. agendadigitale.eu), sollecitiamo le scuole dell’infanzia federate FISM a prendere visione della nota e di rispettare le indicazioni fornite, procedendo anche “ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa”.

Si fa presente che nella circolare vengono previste possibili eccezioni solo nel caso in cui il cellulare “sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato, come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per documentate e oggettive condizioni personali”.

Potranno, invece, continuare ad essere utilizzati, per fini didattici, altri dispositivi digitali, quali pc e tablet, sotto la guida dei docenti.

La FISM condivide i contenuti espressi nella circolare ritenendo che tali indicazioni possano costituire occasione di confronto tra gli adulti che si occupano di educazione a tutti i livelli (genitori, docenti… ecc) per acquisire sempre maggiore consapevolezza circa i rischi che un utilizzo non corretto degli smartphone possono produrre e di conseguenza ad agire responsabilmente per tutelare e promuovere il benessere psicofisico dei bambini specialmente

in una fascia d’età in cui sono particolarmente vulnerabili.

Non si tratta evidentemente di fare guerra alla tecnologia che da sempre contraddistingue l’azione creativa dell’uomo rispetto alle domande e ai problemi che la vita pone, portando notevoli benefici ed opportunità, ma di cogliere la “sfida educativa” che queste innovazioni pongono alla libertà e alla responsabilità di ciascuna persona che è chiamata a rapportarsi con esse con spirito critico e capacità di discernimento (come richiamato da Papa Francesco nel

suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace).

Cordiali saluti.

Il Presidente nazionale

Dott. Luca Iemmi

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